All’interno del vostro condominio avete un ascensore oppure la vostra abitazione può contare sulla presenza di un simile impianto? In qualsiasi caso, avete a disposizione un impianto che è in grado di garantire un alto livello di comodità.
D’altro canto, però, è bene mettere in evidenza come la comodità è tale solo nel momento in cui l’impianto funziona effettivamente sotto ogni punto di vista. Una volta che si provvede all’installazione di un ascensore, infatti, per fare in modo di garantirne il corretto funzionamento, è fondamentale portare a termine l’attività di manutenzione, affidandola a ditte specializzate come Impianto Sicuro.
Quest’ultima, infatti, mira a garantire sia l’efficienza che la sicurezza dell’impianto, rispettando tutto quanto è previsto da parte della normativa attualmente in vigore sul territorio italiano. Interessante mettere in evidenza come tutte queste parti dell’impianto di ascensione comprendano anche le attività di pulizia e di lubrificazione.
Qualora, nel corso di tali controlli, dovessero essere rivelate delle parti danneggiate per colpa dell’usura, ecco che sarà compito del tecnico piuttosto che della ditta certificata che si occupa di svolgere la manutenzione ordinaria, provvedere a portare a termine la riparazione, oppure molto più direttamente la sostituzione del componente che non stava funzionando più a dovere.
Spesso e volentieri, la sostituzione di tutte quelle componenti che potrebbero subire dei malfunzionamenti con il passare del tempo viene effettuata in via preventiva proprio con delle visite di manutenzione che hanno carattere di prevenzione. Un’altra attività di manutenzione ordinaria, dal momento che ha come unico obiettivo quello di conservare nella massima efficienza l’intero impianto.
Il fatto di svolgere l’attività di manutenzione in modo regolare, costante e anche molto attento porta sicuramente un vantaggio di non poco conto. Infatti, nella gran parte dei casi, permette di assicurare che i componenti più importanti dell’ascensore presentino una durata molto più lunga. È abbastanza facile intuire come le verifiche periodiche e di manutenzione ordinaria servono proprio a mantenere sempre massima la sicurezza dell’impianto di ascensione.
Cosa comporta la manutenzione ordinaria
Nel momento in cui si parla di manutenzione ordinaria, invece, si fa riferimento a quel gruppo di verifiche periodiche che si devono svolgere con una cadenza, in base a quanto è previsto dalla normativa che è attualmente in vigore in Italia, pari a ogni sei mesi, in maniera tale da poter garantire sempre e comunque sia l’efficienza, ma anche la sicurezza dell’impianto stesso.
È molto interessante mettere in evidenza come sia poi il contratto legato all’impianto di ascensione a dover comprendere tutte le specifiche esigenze dello stesso e la necessità, ad esempio, di effettuare più delle due visite periodiche all’anno da svolgere in base alla legge.
Lo scopo principale di tutti questi interventi, come si può facilmente intuire, è quello di controllare che l’ascensore possa muoversi in totale efficienza e sicurezza. Nella maggior parte dei casi, questi interventi di manutenzione ordinaria dell’ascensore comprendono una serie di verifiche che hanno ad oggetto l’apertura delle porte, così come lo stato in cui si trovano le funi, le serrature, ma anche i freni di emergenza, la puleggia e il paracadute, senza dimenticare ovviamente i pattini dell’arcata e le guarnizioni.
Cosa si intende per manutenzione straordinaria
Qualora l’impianto dovesse essere oggetto di una serie di guasti improvvisi, ecco che l’ascensore potrà essere riparato solo ed esclusivamente richiedendo che intervenga un tecnico qualificato. È abbastanza facile intuire come la manutenzione straordinaria comprende dei preventivi di spese extra, oltre che delle tempistiche differite.
In questi casi, quindi, tali interventi fanno parte della manutenzione straordinaria dell’ascensore. Giusto per fare un esempio, una delle potenziali casistiche è quella legata al fatto che le porte fanno fatica ad aprirsi oppure non si aprono del tutto, oppure quando il guasto è andato a colpire una delle componenti meccaniche legate all’impianto.