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La rivoluzione copernicana dello Smartworking
Sono sempre di più i giovani che, potendo scegliere, preferiscono lavorare da remoto; da quando l’epidemia di COVID-19 ha costretto centinaia di milioni di lavoratori tra le mura domestiche, le aziende, per andare avanti, hanno introdotto la possibilità, quando possibile, di lavorare da casa. Proprio la crisi pandemica ha avuto dunque un ruolo determinante in questa rivoluzione delle dinamiche lavorative, traendo dalle necessità soluzioni innovative o implementando gli strumenti già esistenti.
Da allora lo smartworking è entrato nella quotidianità di moltissimi lavoratori e molte aziende stanno inserendo nei nuovi contratti la possibilità di assegnare un monte ore al lavoro da remoto. Croce e delizia soprattutto per Millennial e Gen-Z, che da un lato vedono in questo strumento un modo per conciliare vita privata e lavoro, dall’altro, a seconda dei contesti, si trovano a dover superare alcune difficoltà materiali.
Un ufficio a casa nostra!
Lavorare da casa, infatti, richiede alcuni adattamenti della propria abitazione, che, almeno in parte, dovrà funzionare come un vero e proprio ufficio. Dovremmo dunque progettare un ambiente, o una porzione della casa, perché vi si possa lavorare comodamente. La prima cosa da fare è dotarsi di sedie da ufficio per la casa, onde evitare dolori alla spina dorsale e infiammazioni anche gravi che corrono il rischio di diventare croniche.
Le sedie da ufficio sono sedie ergonomiche, ovvero sono sedie realizzate con il fine specifico di sostenere il peso del corpo in modo uniforme, in modo tale da evitare che la schiena assuma posizioni che potrebbero causare dolore, infiammazioni e persino traumi. Grazie alla loro conformazione possono offrire sostegno lombare, fondamentale per evitare infortuni alla zona bassa della spina dorsale, mentre schienale e braccioli possono essere regolati secondo moltissime configurazioni in modo da adattarsi alla perfezione alle esigenze del singolo utente.
Dotarsi di una sedia ergonomica da ufficio di alta qualità è sicuramente il primo passo per il benessere psicofisico del lavoratore, e per creare le condizioni ideali per essere efficienti e produttivi, ma non è finita qui! La propria zona lavoro, o ufficio domestico per i più fortunati che possono dedicare allo scopo un intero ambiente, deve essere funzionale sotto molti punti di vista, per cui dovremo essere in grado di avere a portata di mano tutto quello che ci serve.
Ad esempio è molto probabile che chi lavora da remoto si trovi a gestire quotidianamente una discreta mole di documenti, alcuni dei quali ancora cartacei nonostante il progressivo processo di digitalizzazione. Ecco allora che diventano molto importanti alcuni piccoli gadget, come organizer, e più in generale vani in cui stoccare materiale, come cassetti e mensole. In questo modo garantiremo ai documenti di lavoro uno spazio dedicato e razionale, in cui potremo muoverci con sicurezza, minimizzando inutili perdite di tempo.
Infine, dovendo allestire una zona lavoro, non dobbiamo dimenticare l’importanza dell’illuminazione: è preferibile fare affidamento sulla luce naturale, di conseguenza dovremo posizionare il nostro ufficio domestico in prossimità di ampie finestre. In questo modo, oltre a risparmiare sulla bolletta della luce potremo sfruttare una fonte di luce qualitativamente migliore rispetto a quella artificiale.
Prendersi il proprio spazio, la sfida dei giovani
Se lo smartworking ha preso piede intercettando il desiderio delle nuove generazioni di conciliare affetti e passioni con la sfera lavorativa, per far si che ciò si possa realizzare pienamente è fondamentale progettare una zona lavoro comoda e confortevole, che tracci un confine con il resto della nostra casa, così da delimitare lo spazio del dovere e quello del piacere: altrimenti il rischio è che il lavoro si prenda tutto lo spazio e a noi non rimanga che un gigantesco ufficio da cui non riusciamo più a uscire!